lunedì 28 ottobre 2019

Umbria Verso la Dittatura

Umbria:   il Popolo Ottenebrato   dalla Menzogna si proietta   Verso la Dittatura

Umbria:
 il Popolo Ottenebrato
 dalla Menzogna si proietta
 Verso la Dittatura

 by Paolo Maddalena 

Nel moto pendolare della storia si sta ripetendo quanto già avvenuto con la presa di potere del fascismo. La data del 28 ottobre e la città di Perugia furono il tempo e il luogo da cui nacque la famosa marcia su Roma.

A Perugia, infatti, risiedeva il quartier generale di Italo Balbo che ne diresse le operazioni. Sembra proprio che questa volta la storia si ripeta con estrema e inusitata puntualità.

Anche oggi possiamo dire che in questo moto pendolare della storia i protagonisti hanno preso uno scivolone che porta alla fine della democrazia e alla instaurazione della dittatura.

Salvini e la Meloni sono i veri vincitori e sono gli amici di CasaPound. D’altro canto le manifestazioni in favore di Mussolini svoltesi a Predappio hanno la stessa aria di esultanza verificatasi a Perugia.

Quello che interessa è scoprire la causa di fondo che spinge il popolo a richiedere un uomo solo al comando. Questa causa è il disastro economico, che allora, come oggi, opprime il popolo italiano.

Oggi, tuttavia, siamo più informati di ieri, sappiamo che la crisi economica in Italia e nel Mondo (Cile, Argentina, Uruguay, Venezuela, Costa Rica, Ecuador, Colombia, ecc.) è l’affermazione del pensiero neoliberista che è riuscito ad imporsi nelle istituzioni finanziari mondiali (FMI, Banca mondiale), in Europa (BCE) e in genere in tutti gli stati dell’occidente.

Questo pensiero, in pieno contrasto con la Costituzione italiana, ha prodotto un sistema economico predatorio, che vuole l’accentramento della ricchezza nelle mani di pochi e l’esclusione dell’intervento degli Stati, e cioè dei popoli, nell’economia.

Si vuol perseguire così un ordinamento mondiale, nel quale dominano la finanza e le multinazionali e gli Stati sono semplici esecutori della volontà di questi, mentre tutti i cittadini divengono schiavi.

Il contrario del sistema economico produttivo di stampo keynesiano che vuole la redistribuzione della ricchezza alla base della piramide sociale e l’intervento dello Stato nell’economia, un sistema, sancito in Costituzione, che consentì all’Italia di diventare la quinta potenza economica mondiale.

Il popolo, a causa della propaganda menzognera della destra, capeggiata da Salvini e propalata dalla stampa e dalla televisione, non ha la minima idea di questa realtà. E si getta nelle mani del pifferaio che li condurrà a morte.

L’accordo PD-M5S è stato un errore perché non si è posto contro la finanza e le multinazionali. Si apre dunque un nuovo spazio elettorale per chi avrà la forza di creare un partito che voglia salvare il popolo dalla sua autodistruzione.

Qualcosa, accanto all’Anpi, sta germogliando, e la salvezza potrebbe provenire da certe iniziative politiche, come quella del sindaco di Napoli contro la Whirlpool, che si dovrebbero estendere a macchia d’olio. Se ciò avverrà potremmo dire che non c’è da piangere un’era che tramonta, ma da gioire per un era che nasce.

Professor Paolo Maddalena.

Vice Presidente Emerito della Corte Costituzionale 
e Presidente dell’associazione “Attuare la Costituzione”


Umbria:   il Popolo Ottenebrato   dalla Menzogna si proietta   Verso la Dittatura


Ad un certo punto i due si passano fugacemente un plico alto come un pacchetto di Sigarette, fasciato in fogli di giornale. Al suo interno ci sono 150mila euro in contanti. Savoini va in bagno a contare la sua parte, un altro cliente irrompe e le banconote nuove di zecca finiscono dritte nello scarico. Lui le ripesca dal fondo della turca e le pulisce una a una... 






.
Mi occupo di Creare le vostre pagine, disegnare loghi e marchi.  Posso realizzare biglietti da visita, personalizzare banner e clip animate.  Fornisco supporto e consulenza per realizzare Siti Internet,   blog personalizzati e pagine Social.  Servizio rivolto a Privati, Aziende, Agenzie, Enti,   Associazioni e Liberi Professionisti.
.


.

Siamo un Gruppo di Amici che a causa della Crisi Economica , siamo stati Esclusi dal Mondo del Lavoro ci troviamo in Queste Categorie : Disoccupati di tutte le età, Opzione Donna, Mobilitati, Esodati. Grazie alla Legge Prodi : che Prevede un Accantonamento del 10% dei profitti delle Agenzie Interinali a Favore di Corsi di Qualificazione per il Reintegro Lavorativo, siamo tutti Qualificati come Web Master , Web Designer e Web Development ... Siamo in Grado di Realizzare il tuo Sito Internet ed un Blog Personalizzato - https://cipiri.com/

Creo il Tuo Sito in 24 Ore 

Sei On Line
.

lunedì 21 ottobre 2019

I 2 Matteo Italiani

Scontro tra i 2 Matteo

Nella massima obiettivita' se devo dare un voto da 1 a 10 (pur odiandoli entrambi allo stesso modo per un lungo elenco di motivi che tutti sappiamo) do' sicuramente 2 a Selfini e 8 ad incoeRENZI! A Selfini che non ha saputo rispondere e non ha dato risposta, quando gli e' stato chiesto... Savoini ha tirato in ballo la Lega ed e' il maggior accusatore di lei sulla richiesta di una tangente di 65 milioni di euro, e lei che fa'? Non lo denuncia? Come mai? Forse perche' viene ricattato? E Selfini di nuovo non risponde ed a tratti rimane imbambolato. Peggio ancora quando lo accusa pubblicamente sui 49 milioni e Renzi gli dice: I suoi colleghi di partito hanno dichiarato che quei soldi anche lei li ha consumati per farsi pubblicita' ecc.. e gli chiede di nuovo 2-3 volte: "Salvini, e' vero che hai usato quei soldi? e Selfini di nuovo scena muta guardandosi in giro come in cerca di aiuto...cosa devo dire? Quindi sia il russiagate che i 49 milioni c'e' il suo zampino e di conseguenza lo possiamo pubblicamente chiamare... "LADRONE"! Se avete notato, non sa dire altro, sempre la solita litania... che lui tiene agli italiani, lui fa' tutto per gli interessi degli Italiani... 
"ITALIANI..." (mi ricorda qualcuno...) 

Ed intanto sono oltre 20 anni che sta' facendo solo i "PROPI INTERESSI" Altro che' quelli degli Italiani. Quando lo capiranno i suoi elettori??? Renzi lo ha incalzato sul suo assenteismo e su quota 100, che a dire il vero se i numeri sono esatti, non ha tutti i torti, ma almeno lui da Politico che si e' dimostrato questa volta, ha saputo dare una spiegazione, il perche', cosa che non ha fatto altrettanto Selfini, venendosene sempre con la stessa litania, che lui fa' gli interessi degli Italiani, nonostante Renzi, molto piu' documentato (quello che ha dimostrato) ha cercato di fargli capire che così non stava facendo gli interessi degli Italiani, ma solo di pochi a danno di molti altri con costi esorbitanti che potrebbero essere utilizzati in altri carenti settori. 

Dico questo a malinquore, perche' sembra che voglia difendere incoeRENZI, ma in questo dibattito e' stato chiarissimo come sono andate le cose e c'e' poco da recriminare, se si vuol essere davvero obiettivi con serieta'! Perche' mai voterei ne l'uno ne l'altro per quello che hanno fatto ed ancora non si sono spiegati. Selfini come incoeRENZI hanno dimostrato spesso incapacita', e di avere un sacco di scheletri negli armadi per i molteplici fatti che sappiamo, che vuotano davvero il sacco una volta per tutte e poi una volta davvero senza alcun dubbio su l'uno e sull'altro, potremo definirli dei politici all'altezza di rappresentarci, ma ora come ora, fanno solo pieta' per la loro sfacciata ipocrisia.

di Leonardo Antonio Miraglia


Non hanno in comune solo il nome, i due Mattei.
Hanno in comune il fatto di essersi politicamente suicidati. 
Uno col referendum, l'altro, pensando fosse giunto per lui il momento del potere assoluto.
 Un po' come Benito, ma senza le indispensabili squadracce di picchiatori.
Sono due sconfitti. Sconfitti entrambi dalla loro vanità.
Altro che "lezione di politica vera", altro che "gigante Fiorentino", come ho letto in troppi commenti.
E pazienza per il tifo da stadio: anche i ronzini hanno i loro fans. 
No: le lodi più sperticate le ho lette dai cosiddetti "esperti". 
Tutti a disquisire su un ruolo politico che i due Mattei non hanno più.
Perché è questa la realtà: i due Mattei sono entrambi degli sconfitti, degli autosconfitti.
Nonostante vi siano degli idioti ancora disposti a puntare su di loro.


leggi anche
Secondo un sondaggio di Ipsos
 per il 45% degli intervistati Matteo Salvini 
sarebbe un leader che ha fallito...  




.

 I TUOI SOGNI DIVENTANO REALTA'
 OGNI DESIDERIO SARA' REALIZZATO 
IL TUO FUTURO E' ADESSO 
entra in
MUNDIMAGO

 I TUOI SOGNI DIVENTANO REALTA'   OGNI DESIDERIO SARA' REALIZZATO   IL TUO FUTURO E' ADESSO   entra in  MUNDIMAGO

.


sabato 19 ottobre 2019

Lega Ladrona con Aggravante di Mafia, Corruzione Autoriciclaggio


Lega Ladrona  con Aggravante di Mafia, Corruzione Autoriciclaggio


L’ex consulente per l’Energia di Matteo Salvini, Paolo Arata, è stato arrestato con l’accusa di “intestazione fittizia, con l’aggravante di mafia, corruzione e autoriciclaggio”. L’indagine rivela che Arata è socio occulto del re dell’eolico Vito Nicastri, considerato tra i finanziatori della latitanza del boss Matteo Messina Denaro. Ci sarebbe stato un giro di tangenti alla regione Sicilia per favorire l’imprenditore nell’ottenimento di autorizzazioni per i suoi affari nell’eolico e nel bio-metano.
Paolo Arata aveva partecipato all’elaborazione del programma della Lega, in vista delle elezioni del 4 marzo. Era un collaboratore dell’attuale ministro dell’Interno, Matteo Salvini, e il suo nome si lega a un’altra figura di spicco della realtà leghista: Armando Siri. Quest’ultimo si ritrova coinvolto in una tranche della medesima inchiesta che ha portato ora all’arresto di Arata, il quale avrebbe infatti pagato una mazzetta da 30mila euro al sottosegretario alle Infrastrutture leghista, che dopo le accuse di è dimesso. Anche il figlio di Paolo Arata, Francesco, è stato arrestato. Non risulta invece coinvolto nell’inchiesta l’altro figlio, Federico, assunto nel 2017 come spin doctor dalla Lega e curatore dei rapporti internazionali del Carroccio con Trump, Bannon e altre realtà sovraniste.

L’arresto di alcuni componenti della famiglia Arata getta ombre sul Carroccio, è l’ennesimo scandalo che riguarda un partito che doveva eliminare il marcio dalla politica. Qualche settimana fa Il tribunale di Genova ha condannato a tre anni e cinque mesi il viceministro leghista alle Infrastrutture Edoardo Rixi al termine del processo per le cosiddette ‘spese pazze‘ in Regione Liguria negli anni dal 2010 al 2012. Negli ultimi giorni si è poi parlato molto di Christian Solinas, eletto in primavera governatore leghista della Sardegna e tuttora parlamentare del Carroccio. Una doppia carica che costituisce conflitto d’interesse secondo l’articolo 122 della Costituzione, eppure Solinas va avanti nel doppio incarico, senza peraltro alcun taglio nella diaria da parlamentare in quanto le sue assenze vengono registrate come “giustificate”. A maggio scorso è stato poi arrestato il sindaco leghista di Legnano, Gianbattista Fratus, che oggi si trova ai domiciliari con l’accusa di corruzione elettorale e nomine pilotate. Erano le ore di sferzante campagna elettorale in vista delle Europee, Fratus aveva annunciato le dimissioni per far calmare le acque, dimissioni poi ritirate a elezioni avvenute.

Altri casi riguardano il viceministro leghista all’Economia, Massimo Garavaglia, indagato per danno erariale; i capogruppo leghisti alla Camera Riccardo Molinari e Paolo Tiramani, condannati per le spese pazze alla Regione Piemonte; Massimiliano Romeo, ex consigliere lombardo e attuale capogruppo al Senato della Lega, condannato a 1 anno e 8 mesi per le spese pazze al Pirellone. Tra le grane della Lega c’è poi la vecchia storia dei 49 milioni, su cui Matteo Salvini continua a far finta di nulla, per non parlare dell’accusa nei suoi confronti per sequestro di persona nell’affare Diciotti, un processo da cui si è salvato solo grazie all’immunità parlamentare. E nelle ultime ore si è parlato anche dei 480mila euro di fondi pubblici versati dal partito a una barista,
cognata del commercialista del Carroccio.

Sono solo i principali episodi che raccontano i difficili rapporti tra la Lega e la magistratura negli ultimi tempi. Una sfilza di accuse, processi e condanne nei confronti di uomini della Lega o comunque vicini a essa. Episodi che stonano con chi dice di voler rottamare la vecchia politica, impostando la sua dialettica sulla lotta alla mafia e alla corruzione, e che è invece sempre in prima linea quando si tratta di puntare il dito contro avversari politici sotto i riflettori della magistratura. Nel caso dei vari Siri, Rixi e via dicendo, dalla dirigenza leghista sono sempre e solo arrivate parole di stima e solidarietà, a riprova che l’onestà vale solo per gli altri.

Il fatto è che la Lega vive di una contraddizione profonda: è uno dei partiti più anziani oggi presenti in parlamento, eppure si dipinge come il nuovo chiamato a mettere una croce sopra a un vecchio di cui in realtà essa stessa fa parte. La Lega ha governato per decenni, tanto a livello locale quanto nazionale, facendo più volte parte dell’esecutivo. È stata al centro di scandali, polemiche, indagini. Insomma, il partito che oggi punta il dito contro l’Italia pre-governo del cambiamento, contro gli uomini che l’hanno amministrata, si dimentica che in molti casi quegli uomini erano i suoi. Ecco perché non dobbiamo stupirci degli scandali che coinvolgono settimanalmente figure legate al partito: è l’eredità di una vecchia politica dove la Lega era tra i protagonisti. Oggi, a parole, fa finta di non esserlo più. I fatti però ci raccontano un’altra storia.



DICIAMO COME STANNO LE COSE  Appena Berlusconi ha sentito   “Carcere per i grandi evasori”   è andato su tutte le furie e ha deciso di partecipare   alla manifestazione di Salvini. Ma vi rendete conto?  Loro vanno in piazza a difendere   chi si inventa piani criminali   per rubare le tasse ai cittadini italiani.


LEGGI ANCHE
DICIAMO COME STANNO LE COSE
Appena Berlusconi ha sentito
 “Carcere per i grandi evasori” 
è andato su tutte le furie e ha deciso di partecipare 
alla manifestazione di Salvini. Ma vi rendete conto?
Loro vanno in piazza a difendere 
chi si inventa piani criminali 
per rubare le tasse ai cittadini italiani.
https://urly.it/330d-

.

Siamo un Gruppo di Amici che a causa della Crisi Economica , siamo stati Esclusi dal Mondo del Lavoro ci troviamo in Queste Categorie : Disoccupati di tutte le età, Opzione Donna, Mobilitati, Esodati. Grazie alla Legge Prodi : che Prevede un Accantonamento del 10% dei profitti delle Agenzie Interinali a Favore di Corsi di Qualificazione per il Reintegro Lavorativo, siamo tutti Qualificati come Web Master , Web Designer e Web Development ... Siamo in Grado di Realizzare il tuo Sito Internet ed un Blog Personalizzato - https://cipiri.com/

Creo il Tuo Sito in 24 Ore 

Sei On Line
.

giovedì 17 ottobre 2019

Dazi Usa contro Europa

Dazi Usa contro Europa

Quanto costeranno all'Italia 

Il calcolo è della Coldiretti. Washington ha pubblicato la lista definitiva dei prodotti da colpir. Ci sono Parmigiano e mozzarella di bufala, ma non il Prosecco né l'olio d'oliva


Il via libera del Wto alle sanzioni Usa per 7,5 miliardi di dollari contro l'Unione europea potrebbe costare all'Italia oltre un miliardo di euro. La decisione dell'Organizzazione per il commercio, che ha ritenuto l'Europa colpevole di aver concesso aiuti illegali ad Airbus, consente a Washington di aumentare le tariffe all'importazione fino al 100% su una lista di prodotti indicata dal Dipartimento del Commercio statunitense e pubblicata nel Registro Federale.
Il calcolo è della Coldiretti che ricorda come l'importo stabilito dal Wto sia pari a circa un terzo rispetto ai 21 miliardi di dollari minacciati inizialmente dagli Stati Uniti. Washington deve ora avviare la procedura con la pubblicazione, già entro questo mese, della lista definitiva di prodotti europei da colpire. E se saranno mantenute le stesse merci indicate in via preliminare, osserva Coldiretti, l'Italia potrebbe essere dopo la Francia il paese più colpito.

A pagare il conto più salato rischia di essere l'agroalimentare con vini, formaggi, salumi, pasta, olio extravergine di oliva, agrumi, olive, uva, marmellate, succhi di frutta, pesche e pere in scatola, acqua, superalcolici e caffé. In pericolo sono soprattutto i formaggi, anche per le pressioni della lobby dell'industria casearia Usa (Ccfn) che ha recentemente scritto al presidente degli Stati Uniti Donald Trump per chiedere di imporre dazi alle importazioni dall'Europa.

Quello americano è, dopo la Germania, il secondo mercato estero per Parmigiano Reggiano e Grana Padano per i quali, afferma Coldiretti, la tassa potrebbe arrivare fino a 15 dollari al kg, facendo alzare il prezzo al consumo fino a 60 dollari al kg. A un simile aumento corrisponderà inevitabilmente un crollo dei consumi, stimato nell'80-90% del totale dal Consorzio del Parmigiano Reggiano.
Ma il re dei formaggi non è il solo simbolo del Made in Italy a tavola che potrebbe rimanere vittima della lite tra Washington e Bruxelles. Un altro esempio è rappresentato dalla Mozzarella di Bufala Campana Dop, che negli Usa costa 41,3 euro al chilo e su cui l'attuale dazio è di 2 euro al chilo. O dall'olio extravergine d'oliva venduto negli States a 12,38 euro al litro in media, su cui attualmente non c'è dazio sull'olio, le cui esportazioni nel 2018 hanno toccato quota 436 milioni.

O ancora dalla pasta, con un export di 305 milioni, il cui dazio è in media di 6 centesimi al kg. E in pericolo c'è pure il Prosecco, il vino italiano più esportato all'estero, che ha visto gli Stati Uniti diventare nel primo semestre del 2019 il principale mercato davanti alla Gran Bretagna grazie a un aumento in valore del 41%. Il prezzo negli States è attualmente di circa 10-15 euro a bottiglia. 



Sta mettendo a rischio la sicurezza nel mondo.   Non lo dicono più solo i suoi avversari politici,   i membri del Partito Democratico statunitense e i ragazzi   delle strade nordamericane che manifestano contro la sua politica.




LEGGI ANCHE
Sta mettendo a rischio la sicurezza nel mondo.
Non lo dicono più solo i suoi avversari politici,
 i membri del Partito Democratico statunitense e i ragazzi
 delle strade nordamericane che manifestano contro la sua politica...
  https://cipiri3.blogspot.com/2019/10/psichiatri-usa-contro-trump.html




.

Siamo un Gruppo di Amici che a causa della Crisi Economica , siamo stati Esclusi dal Mondo del Lavoro ci troviamo in Queste Categorie : Disoccupati di tutte le età, Opzione Donna, Mobilitati, Esodati. Grazie alla Legge Prodi : che Prevede un Accantonamento del 10% dei profitti delle Agenzie Interinali a Favore di Corsi di Qualificazione per il Reintegro Lavorativo, siamo tutti Qualificati come Web Master , Web Designer e Web Development ... Siamo in Grado di Realizzare il tuo Sito Internet ed un Blog Personalizzato - https://cipiri.com/

Creo il Tuo Sito in 24 Ore 

Sei On Line
.

lunedì 14 ottobre 2019

Salvini e Meloni , Analfabeti Costituzionali

Meloni e Salvini, Analfabeti Costituzionali

Giorgia Meloni e Matteo Salvini, 
la gara triste degli analfabeti costituzionali
No, non abbiamo assistito ad una crisi politica. 
È stata una crisi culturale, intellettuale, cerebrale.

Una patente d’analfabetismo istituzionale. 
È questo il lascito della crisi di governo, il guadagno che hanno intascato i suoi protagonisti. Lo sospettavamo, adesso ne abbiamo la certezza. Scarsa confidenza con le regole parlamentari, ignoranza pressoché totale della Costituzione, nel senso che molti politici italiani ne ignorano perfino l’esistenza, povera donna. O altrimenti la leggono al contrario, con una lente deformante.

Ne ha offerto prova il primo giro di consultazioni al Quirinale, tra il 21 e il 22 d’agosto. Quando Giorgia Meloni - per fare un solo esempio - ha chiesto lo scioglimento immediato delle Camere appellandosi all’articolo 1 della Costituzione, norma che precede tutte le altre norme costituzionali. Giusto in matematica, sbagliato in diritto. Perché il principio della sovranità popolare non significa chiamare gli italiani al voto ogni volta che un sondaggio lascia presagire mutamenti nel consenso dei partiti: staremmo freschi, dovremmo votare ogni domenica. Perché il capo dello Stato non può interrompere la legislatura se il Parlamento è in grado d’esprimere una maggioranza di governo, quantunque diversa dalla maggioranza preesistente. E perché l’articolo 1 della Costituzione va letto tutto intero: la sovranità appartiene al popolo, che tuttavia la esercita «nelle forme e nei limiti della Costituzione». Ecco, i limiti. Fra i quali c’è anche il tempo: 
di regola si vota ogni 5 anni, non ogni 5 minuti.

Altra corbelleria costituzionale, il refrain ripetuto a reti unificate da Salvini: tagliamo il numero dei parlamentari, poi andiamo senza indugi alle elezioni. Sennonché quella riforma entrerebbe in vigore in primavera (tre mesi per chiedere il referendum, eventualmente tre per espletarlo, un altro paio di mesi per ridisegnare i collegi elettorali). Le elezioni anticipate, viceversa, cadrebbero in ottobre, sicché continueremmo a eleggere 945 parlamentari, non già 600, come stabilisce la riforma. Dunque una presa in giro, ma al contempo la delegittimazione del nuovo Parlamento, che appena insediato si troverebbe con 345 rappresentanti ormai abusivi. E a quel punto, come dovrebbe reagire Mattarella? Forse sciogliendo le Camere neoelette? Uno scenario da repubblica di Weimar, dove infine il Palazzo fu espugnato dai nazisti. Repetita iuvant, ma in questo caso ripetere
 l’esperienza proprio non conviene.

Infine in questa crisi è risuonata una parola magica: mozione, che emozione. C’è quella degli affetti, ma c’è anche la mozione dei dispetti. La prima è andata in scena il 7 agosto, quando il Senato ha respinto la mozione anti-Tav firmata dal Movimento 5 Stelle. Singolare iniziativa, promossa dal maggior partito di governo contro il proprio governo, che aveva già acceso il verde del semaforo su quest’opera pubblica. Loro, i 5 Stelle, giustificarono l’ossimoro sostenendo che la mozione si rivolgesse alle assemblee legislative, non al gabinetto Conte. Errore, ogni mozione è una direttiva parlamentare nei riguardi dell’esecutivo, non dello stesso Parlamento. Ma in realtà quel testo intendeva blandire gli elettori, era per l’appunto una mozione degli affetti; e i sentimenti, si sa, hanno poco a che spartire con la logica.

Invece la mozione dei dispetti è stata presentata due giorni dopo dalla Lega. Mozione di sfiducia, la cui approvazione comporta l’obbligo di dimissioni del governo, secondo l’articolo 94 della Costituzione. In questo caso la logica, perciò, vuole che la sfiducia sia posta dall’opposizione, come fin qui era sempre accaduto. Stavolta, viceversa, proveniva da un partito con 6 ministri sui banchi del governo. Dunque un’autosfiducia, un dichiararsi contrari a sé medesimi. Ma c’era pur sempre un modo per evitare il cortocircuito logico: le dimissioni di Salvini e dei suoi 5 fratelli, insieme ai 3 viceministri e ai 15 sottosegretari della Lega. Macché, tutti inchiodati alla poltrona, mentre la sfiducia restava fuori dal calendario del Senato. Fin quando, parlando in Senato il 20 agosto, non è stato invece Conte a sfiduciare Salvini. No, non abbiamo assistito a una crisi politica. È stata una crisi culturale, intellettuale, cerebrale.




leggi anche

Matteo Salvini, 
un piano per Ucciderlo...



.
Mi occupo di Creare le vostre pagine, disegnare loghi e marchi.  Posso realizzare biglietti da visita, personalizzare banner e clip animate.  Fornisco supporto e consulenza per realizzare Siti Internet,   blog personalizzati e pagine Social.  Servizio rivolto a Privati, Aziende, Agenzie, Enti,   Associazioni e Liberi Professionisti.
.




martedì 8 ottobre 2019

Via Libera al Taglio dei Parlamentari

Via Libera al Taglio dei Parlamentari

 la Camera dice sì

Ormai è fatta. La Camera ha detto oggi un Sì definitivo al taglio dei parlamentari. Il disegno di legge costituzionale che riduce i deputati a 400 dai 630 attuali ed i senatori a 200 dagli attuali 315, è stato definitivamente approvato a Montecitorio con 553 voti a favore, 14 contrari e due astenuti.

Trattandosi di un disegno di legge costituzionale, era richiesta la maggioranza assoluta dei componenti dell’Assemblea, pari a 316 voti.

Hanno votato a favore le forze di maggioranza (m5s, pd, italia viva, leu) e le forze di opposizione (forza italia, lega, fratelli d’italia), anche se con alcuni distinguo personali al loro interno, più alcuni deputati del gruppo misto. Uniche forze del parlamento contrarie al taglio sono state +europa (3 deputati) e noi con l’italia (4 deputati guidati maurizio lupi). Ha votato in dissenso dal M5s il deputato andrea Colletti. In dissenso dal gruppo anche la dem angela Schirò,
 eletta all’estero, che si è astenuta.



Un applauso dell’Aula proveniente soprattutto dai banchi di M5s, ha salutato l’approvazione definitiva della riforma per il taglio dei parlamentari.

Presente il presidente del Consiglio Giuseppe Conte che ha preso posto 
al banco del governo tra i ministri Bonafede e D’Incà.

A Montecitorio il ministro degli Esteri e capo politico del M5S. Di Maio si è seduto al banco dei ministri accanto a Federico D’Incà. Nell’emiciclo anche il capo-delegazione del Pd nel governo, Dario Franceschini.


LEGGI ANCHE

Confronto con le altre Camere dei Paesi Ue
L'talia avrà il minor numero di deputati per abitante...
https://cipiri30.blogspot.com/2019/10/taglio-parlamentari.html


Siamo un Gruppo di Amici che a causa della Crisi Economica , siamo stati Esclusi dal Mondo del Lavoro ci troviamo in Queste Categorie : Disoccupati di tutte le età, Opzione Donna, Mobilitati, Esodati. Grazie alla Legge Prodi : che Prevede un Accantonamento del 10% dei profitti delle Agenzie Interinali a Favore di Corsi di Qualificazione per il Reintegro Lavorativo, siamo tutti Qualificati come Web Master , Web Designer e Web Development ... Siamo in Grado di Realizzare il tuo Sito Internet ed un Blog Personalizzato - https://cipiri.com/


.

Taglio Parlamentari

Confronto con le altre Camere dei Paesi Ue  L'talia avrà il minor numero di deputati per abitante


Confronto con le altre Camere dei Paesi Ue
L'talia avrà il minor numero di deputati per abitante

Con la riforma che taglia il numero dei parlamentari l'Italia diverrà il Paese dell'Ue con il minor numero di deputati in rapporto alla popolazione: con 0,7 "onorevoli" ogni 100.000 abitanti, supererà la Spagna che deteneva il primato con 0,8. Se un confronto tra Camere "basse" è possibile, dato che in tutti gli Stati esse hanno identiche funzioni, per i "Senati" risulta impossibile perché la maggior parte dei Paesi Ue (15 su 28) non lo hanno, e nei restanti 12 hanno funzioni molto diverse e inferiori rispetto al Senato Italiano che "duplica" le funzioni della Camera, essendo l'Italia l'unico Paese al mondo con il bicameralismo perfetto (è esistito solo in Romania tra il 1991 e il 2003).

Inoltre solo in tre (Polonia, Repubblica Ceca e Romania) il Senato è eletto direttamente dai cittadini e non è espressione dei livelli territoriali (Land, Regioni, province, ecc). Per quanto riguarda dunque la Camera politica un primo paragone si può fare con gli altri Stati dell'Ue di grandi dimensioni demografiche. La Germania, con i suoi 82 milioni di abitanti è il Paese con la Camera più grande, anche se è a numero variabile a causa del sistema elettorale: gli attuali eletti al Budestag sono 709: ciascuno di essi rappresenta 116.855 abitanti. Identica rappresentanza ha la Francia: 116.503 abitanti per ogni membro dell'Assemblea Nazionale, che ha in tutto 577 membri per 67 milioni di abitanti.

L'altro grande Paese (ancora per poche settimane) nell'Ue è la Gran Bretagna: 650 deputati per i 66 milioni di sudditi di Sua Maestà, con un rapporto assai simile a quello attualmente in vigore in Italia. Il quinto grande Paese, la Spagna, se perderà il primato della bassa rappresentanza, manterrà quello dei minor numero di deputati (sempre tra i grandi Stati): solo 350 a rappresentare 46 milioni di cittadini. Ne ha di più anche la Polonia (460) pur avendo solo 38 milioni di abitanti.

Ovviamente i Paesi piccoli, se hanno un numero assoluto di deputati più basso, hanno un rapporto tra eletti ed elettori migliore. Cipro ha attualmente solo 56 "onorevoli", ma avendo appena 864mila abitanti ha ben 6,5 eletti ogni 100.000 cittadini. A doppia cifra vanno Lussemburgo e Malta: il Granducato ha 60 deputati, cioè 10 ogni 100.000 abitanti, e Malta ne ha 68 per i suoi appena 475mila residenti: addirittura 14,3 eletti ogni 100.000 elettori. C'è poi il più piccolo dei tre Stati Baltici, l'Estonia: 101 deputati che rappresentano 1,3 milioni di abitanti: ben 7,7 eletti ogni 100.000 estone.


Siamo un Gruppo di Amici che a causa della Crisi Economica , siamo stati Esclusi dal Mondo del Lavoro ci troviamo in Queste Categorie : Disoccupati di tutte le età, Opzione Donna, Mobilitati, Esodati. Grazie alla Legge Prodi : che Prevede un Accantonamento del 10% dei profitti delle Agenzie Interinali a Favore di Corsi di Qualificazione per il Reintegro Lavorativo, siamo tutti Qualificati come Web Master , Web Designer e Web Development ... Siamo in Grado di Realizzare il tuo Sito Internet ed un Blog Personalizzato - https://cipiri.com/


.